Sala consiliare gremita venerdì 21 dicembre nel Municipio di Valle

Articolo uscito sul Gazzettino ed. Belluno il 28 dicembre 2019

VALLE
Sala consiliare gremita venerdì 21 dicembre nel Municipio di Valle di Cadore per la serata dedicata alle portatrici dal titolo Una storia tutta da raccontare.
L’iniziativa è stata organizzata dal Gruppo Alpini di Valle-Venas e dall’Amministrazione comunale ed ha visto la presenza dell’Associazione Culturale Ladina La Stua di Casamazzagno, del Gruppo Alpini di Comelico Superiore e della scrittrice e alpinista Antonella Fornari.
RICERCA STORICA
Marinella Piazza, animatrice dell’incontro, ha aperto la serata ricordando come da mesi sia partita questa bellissima avventura nella valli cadorine di recuperare le tante storie delle donne del Cadore protagoniste della Grande Guerra, che con le loro gerle in spalla trasportavano ai soldati lungo impervi sentieri munizioni, granate, pali e filo spinato. Donne forti che con grande fatica guadagnavano poche lire per vivere e far vivere le loro famiglie in quei tempi durissimi dove mariti e figli giovani erano al fronte. Una memoria però andata perduta o quasi e che ora tante donne cadorine voglio recuperare.
LA TESTIMONIANZA
La serata è continuata con la lettura commovente della testimonianza di Addolorata Martini Barzolai, portatrice del Comelico già a 12 anni, raccolta dalla citata associazione La Stua che da tempo cerca di recuperare questi racconti prima che il tempo li cancelli del tutto. La lunga lettura della sua storia da parte di Aldo De Martin Capogruppo degli alpini di Casamazzagno, è stata intensa e partecipata e ha fatto capire quanto coraggiose fossero queste donne e quanto importante fosse il loro lavoro sia al fronte che nelle retrovie. Antonella Fornari, che alle donne in guerra e alle portatrici ha dedicato un fortunato libro Le donne e la Prima Guerra Mondiale (Edizioni DBS, 2014), ha sottolineato la loro forza, capaci non di resistere ma di esistere nelle difficili condizioni della montagna ieri come oggi, eroine capaci di sacrificarsi per la propria famiglia e per il proprio territorio facendolo sempre con grande dignità. Oggi è il momento di onorarle e ricordarle.
RADUNO NAZIONALE 2020
In conclusione Antonio Cason, presidente delle sezioni Alpini del Cadore, ha ringraziato gli organizzatori della serata nella consapevolezza che il grande lavoro delle portatrici non è mai stato valorizzato in Cadore e che ora, grazie alle attività promosse da Marinella Piazza e da tante altre donne, si potrà dare finalmente risalto al loro importante ruolo. Nel frattempo, le ricerche continuano: la giovane Silvia De Martin di Padola, iscritta a storia presso l’Università di Siena, inizierà a studiare i registri militari a Roma, al Ministero competente, per scoprire e documentare nuove storie mentre Cason si spenderà presso i vertici dell’Ana affinché le donne portatrici cadorine, in costume d’epoca, possano sfilare per la prima volta alla prossima radunata nazionale degli Alpini che si terrà a Rimini nel maggio 2020.

Giannandrea Mencini