Malga Dignas diventa un osservatorio naturalistico

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Articolo uscito sul Gazzettino ed. Belluno il 10 agosto 2016

La Malga Dignas, splendido e caratteristico rifugio ubicato a 1686 metri di altezza nel cuore della splendida  Val Visdende (BL), accoglie i suoi ospiti in una oasi verde suggestiva, circondata da fitti boschi e dalle creste carniche, a pochi passi dal confine austriaco. Apprezzata da sempre per la sua cucina tipica tradizionale di montagna fatta con prodotti genuini di queste terre, quest’anno spazio a gustose ricette a base di ortica, la Malga è diventata da un po’ di tempo una sorta di osservatorio naturalistico. Il gestore, Giovanni Casanova, da sempre sensibile alle questioni ambientali, controlla e analizza da questo solitario e privilegiato posto, le modifiche dell’ambiente che lo circonda. Diventato una specie di “sentinella del territorio”, Giovanni ha raccolto dati sulla presenza di numerosi cervi, marmotte e segnalato il ritorno in zona del Muflone. E proprio in queste settimane, ha evidenziato la forte diminuzione, avvertita anche in altre zone di montagna, della presenza dei Balestrucci, specie protetta più diffusa tra le nostre quattro specie di rondini. Numerose colonie nidificavano all’esterno della Malga, tra la facciata e il sottotetto, e in altre strutture vicine. Per gli ospiti rappresentavano quasi un’attrazione ma in questa stagione praticamente non si sono fatti vedere.  Casanova ha esternato la sua preoccupazione “dal 2007 in poi ho osservato la continua diminuzione di nidi e quindi della presenza di questi uccelli migratori ma mai era successo che praticamente sparissero come quest’anno”. In Malga è arrivata a collaborare la naturalista Stefania Dal Pra, innamorata di questi posti, che incentiverà le osservazioni naturalistiche. “E’ probabile che il continuo uso di pesticidi abbia ridotto la presenza di varie specie di insetti di cui le rondini in genere si cibano con relative ovvie conseguenze inoltre, afferma la naturalista, bisogna fare i conti con una forte antropizzazione dell’ambiente e relativa scarsa attenzione alle necessità di questa specie. I Balestrucci in particolare, continua Dal Pra, risentono della difficoltà di nidificazione non trovando siti adeguati e protetti e non vengono facilitati con l’installazione di nidi artificiali”. La Dal Prà raccoglierà dati per tutto il periodo estivo e osserverà in generale la presenza della fauna in zona aggiornando costantemente la piattaforma digitale “ornitho.it”, originale progetto di “citizen science”, punto di riferimento per  ornitologi e birdwatchers italiani e dove anche gli stessi escursionisti possono collaborare segnalando avvistamenti attraverso la app “NaturaList” facilmente scaricabile sul proprio smartphone.