Francesco Vidotto e il Cadore, “Siro” sarà un lungometraggio!

Uscito sul Gazzettino il 29 Gennaio 2023

Il Libro “Siro” dello scrittore di montagna cadorino Francesco Vidotto potrebbe diventare un lungometraggio. Il romanzo, uscito per Minerva nel 2011, ambientato nelle Dolomiti del Cadore fra cime selvagge e splendenti alpeggi d’alta quota, vinse ben tre premi letterari e si impose all’attenzione di un vasto pubblico che apprezzò molto la genuina ma dura storia del pastore Siro che, nato in una famiglia povera e difficile, affrontava le diverse peripezie della vita e dell’amore attraverso la cultura dei libri e la passione per la scrittura. L’idea di creare un film su “Siro” è venuta alla “Veleno Production” di Milano, realtà molto attiva e impegnata a sostegno del cinema indipendente, come sottolinea il produttore esecutivo Alessandro Antonazzo: “Siro è un romanzo storico, ambientato in una zona d’Italia di confine che non trova posto nella narrativa cinematografica contemporanea, ricco di tematiche importanti quali la cultura come strumento di crescita personale e collettiva”. La proposta si inserisce all’interno di un percorso che punta, secondo i produttori, ad utilizzare ogni mezzo di comunicazione come strumento di valorizzazione culturale dei territori montani delle Dolomiti, portandoli all’attenzione di un pubblico nazionale. Per Antonazzo “Francesco Vidotto è da anni un simbolo di questa rivincita culturale e la casa editrice di Siro, Edizioni Minerva, è stata altrettanto centrale in questi anni di dialogo creativo ed artistico pertanto siamo lieti di aver costruito con l’autore e l’editore, solide fondamenta per un percorso estremamente ambizioso”. La produzione per trovare appoggi concreti al progetto culturale intrapreso, ha ascoltato diverse testimonianze dei rappresentanti della comunità locale, arrivando alla conclusione che sia ormai necessario elaborare un progetto di divulgazione sulla cultura dolomitica attraverso anche un cinema “positivo”, che stimoli un reale interesse nei confronti del patrimonio storico e paesaggistico del Cadore, imponendosi come strumento essenziale per la vita culturale di queste zone e incoraggiando così un turismo consapevole ed esperienziale in grado di creare un interesse collettivo nei confronti di queste complesse ma bellissime aree montane. “Il linguaggio con il quale è scritto il romanzo” aggiunge Naomi Mastrilli coordinatrice di produzione “ha già in partenza le caratteristiche di una sceneggiatura e il nostro obiettivo sarà quello di realizzare le riprese in Cadore, come da storia originale, dando risalto al territorio e rendendolo parte della trama stessa”. La produzione ha contattato diversi enti locali al fine di ottenere sostegni e patrocini che sono essenziali per l’avvio di un rapporto di collaborazione con il territorio. “Tutti hanno dimostrato entusiasmo e attenzione nei confronti del film” conferma Antonazzo “in particolare hanno dato un importante sostegno la Magnifica Comunità di Cadore, l’Unione Montana di Centro Cadore, il comune di Pieve di Cadore, la Consulta Giovani Cadore, la Fondazione Comelico Dolomiti – Centro Studi Transfrontaliero e il CAI”. Ora la “Veleno Production” si sta impegnando nel reperimento dei finanziamenti necessari al progetto, tramite enti e sponsor locali, in modo tale da poter conservare la fortissima identità cadorina rispettando nel contempo la montagna, il suo ambiente e i suoi abitanti.

Giannandrea Mencini