Dalla passione e dalla ricerca di due veneziani, oramai cadorini di adozione, nasce il sidro del Cadore

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Articolo uscito il 28 luglio 2019 sul Gazzettino ed. Belluno

Dalla passione e dalla ricerca di due veneziani, oramai cadorini di adozione, è nato recentemente il progetto “Sidro Cadore” che intende produrre in modo sostenibile e compatibile nel territorio di Vigo di Cadore, una coltivazione frutticola – basata sulla permacultura, pertanto resiliente rispetto all’ecosistema in cui si sviluppa- di meli e peri finalizzata alla trasformazione del raccolto in sidro.

Andrea Bonalberti e Andrea Concina sono i due soci che hanno deciso di intraprendere, fra le bellissime cime del Centro Cadore, questa produzione di “nicchia” che conferma una ritrovata “vivacità” agricola anche nei territori di media-alta montagna.

Bonalberti e Concina sono molto legati al Cadore. In particolare Andrea Concina ha radici profonde in questo territorio che fu studiato e apprezzato dal padre Ennio, conosciuto e stimato storico dell’architettura. Tuttavia mi spiega con entusiasmo Andrea, “è stata la vita all’estero di entrambi i soci in Inghilterra, dove la bevanda ha una tradizione antica, a far maturare il progetto sidro” e mi precisa “il nostro sidro nasce nel solco dell’antica tradizione inglese di Lord Scudamore, vissuto nel Seicento, che contribuì a trasformare un prodotto artigianale locale in una bevanda apprezzata e diffusa sulle tavole di re e nobili inglesi”.

Il Forte di Monte Tudaio e le guglie del gruppo del Cridola fanno la guardia ai frutteti che si estendono sui prati ai margini dei boschi di Laggio di Cadore in un ambiente molto remunerativo.

L’impianto, in conversione biologica dal 2018, è sviluppato con logica commerciale ma, sottolinea Concina, “su precisi criteri di progettazione eco sostenibili con la creazione di una coltura caratterizzata da bassi consumi energetici e idrici nonché con una realizzazione di associazioni di piante, animali e micorrize selezionate che ne favoriscano la crescita, facilitandone la gestione e mitigando anche gli eventuali fattori ambientali avversi”. Inoltre, viene garantito in tutto il processo di sviluppo un alto livello di biodiversità.

Ultimamente sono arrivati i primi riconoscimenti alla Fiera di Francoforte Cider Week 2019 e il sidro cadorino risulta distribuito in varie gastronomie ed è presente in diversi eventi a Calalzo, Tai di Cadore e Cortina. A breve con il nuovo sito online, si potrà, previa prenotazione, visitare il frutteto e degustare il sidro con una interessante visita alla sidreria.

Giannandrea Mencini