Il grande tesoro dei sentieri

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Articolo uscito il 6 luglio 2018 sul Gazzettino

Il nordest è un territorio straordinario, un continuo contrasto di ricchezze ambientali come nessun’altra zona d’Italia. Ha la spiaggia, la roccia delle Dolomiti, il lago più grande e altri minori solo per superficie. Tanti fiumi maggiori, torrenti e, ancora, boschi, campagne, lagune e mare. Il tutto si integra con patrimoni storici artistici che rappresentano un tesoro consegnato al nostro tempo da secoli di grande trasformazione naturale e antropica.

In questi “contrasti” ambientali si sviluppano decine e decine di itinerari, di diverse difficoltà, che valorizzano ecosistemi e tramandano storie dei territori.

Iniziando dalla montagna, la selvaggia Val Canzoi, all’interno del parco delle Dolomiti Bellunesi, offre diversi itinerari, alcuni impegnativi altri meno, in aree selvagge e lontane dal grande turismo di massa. La valle, lunga circa 7,5 km, dalla periferia nord di Soranzen, una frazione del comune di Cesiomaggiore (BL), fino al lago della Stua, è originata dalla confluenza di un reticolo di valli ripide e scoscese sul versante meridionale del gruppo del Cimonega. Per farsi un’idea della bellezza del posto si può percorrere il semplice percorso naturalistico ad anello intorno al Lago della Stua partendo da Preton. In 4 ore di cammino ci si immerge nella natura più vera godendo di un paesaggio vegetale molto vario.

Novità di quest’anno, rimanendo sempre nel bellunese, è la nuova “Traversata del Cadore”, itinerario lungo 75 chilometri frutto dell’inanellamento di sentieri già̀ esistenti e di alcuni tratti nuovi, che parte da Auronzo e arriva a Caralte di Perarolo. Coinvolti i Comuni del Centro Cadore in un itinerario che attraversa prati, boschi ma pure borghi con un grande patrimonio culturale.

Dal Veneto al Friuli Venezia Giulia dove, rimanendo sempre in aree più selvagge e meno battute dal turismo, consigliamo la “Traversata della Val Cimoliana” nel cuore del Parco Naturale Dolomiti Friulane, con partenza dal parcheggio del Rifugio Pordenone, Cimolais (1163 m) e arrivo al parcheggio Ponte Giaf, Forni di Sopra (UD) altezza 1011 m. Circa 8 ore di escursione fra guglie e pareti dolomitiche con interessanti peculiarità botaniche e faunistiche. Panorami altamente remunerativi sulla Val Cimoliana, Monfalconi di Forni e gruppo del Cridola.

Dalla montagna alla collina, pochi chilometri a sud di Padova, i Colli Euganei, oggi Parco regionale, uniscono la storia e la cultura a una rigogliosa vegetazione. Tra castelli, fortezze, basiliche, beni archeologici e ecosistemi, si snodano interessanti sentieri. Consigliamo “Il sentiero Atestino n. 3” che si snoda per 20 km sui colli che sovrastano Arquà Petrarca con bellissimi panorami e alternanza di prati pieni di sole e fitti boschi di castagno. Partendo dal borgo alto di Arquà Petrarca, in circa otto ore si passeggia in mezzo alla natura per concludere l’escursione di fronte alla casa del sommo poeta Petrarca.

Anche i Colli Berici, a sud di Vicenza, offrono originali percorsi ed itinerari storico-naturalistici. La principale zona escursionistica è quella del Lago e delle valli di Fimon. Il lago è un biotopo fra i più interessanti del territorio vicentino, con una grande valenza paesaggistica ed ecosistema ricco di flora e fauna tipica delle zone umide. Tutti i sentieri che si staccano da quest’area non impegnano l’escursionista più di tre, quattro ore, e alla natura uniscono interessanti siti preistorici, suggestivi mulini d’acqua ancora funzionanti e vecchie strade che raggiungono fontane attraversando boschi e contrade semi-abbandonate.

Anche la pianura, seppur sempre più urbanizzata, offre ancora piccole oasi di verde e di ecosistemi ancora intatti dove si può fare trekking in grande tranquillità e lontano dagli itinerari affollati. In Friuli Venezia Giulia proponiamo le risorgive della bassa pianura, zone di grande pregio naturalistico e tutelate attraverso l’istituzione di diversi biotopi che rappresentano serbatoi di biodiversità di grande importanza. L’escursione di circa tre ore, inizia nel Comune di Bertiolo (UD) e permette di poter visitare i biotopi di Flambro e Virco (ricadenti nei comuni di Bertiolo e Talmassons) dove le falde di acqua freatica riaffiorando creano una suggestivo ambiente di risorgiva. Anche nella pianura veneta, nell’ambiente di risorgiva del fiume Sile all’interno dell’omonimo parco regionale ubicato fra la provincia di Treviso e Venezia, si può fare trekking tra “Borghi e Campagne intorno all’Oasi di Cervara”. Un itinerario di circa 12 km incentrato sull’antico Palù di Cervara, noto come “Oasi Cervara”, tra fontanassi, cicogne e gufi.

Giannandrea Mencini