Incontriamo Luigi Larese nella rustica cucina dell’agriturismo “Ai Lares”

 

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Articolo uscito il 14 ottobre 2014 sul Gazzettino ed. Belluno

Incontriamo Luigi Larese nella rustica cucina dell’agriturismo “Ai Lares” situato in località Stabiorco nei pressi del passo Sant’Antonio valico collegante Auronzo di Cadore e Padola. Larese ci racconta la storia dell’agriturismo e la filosofia che c’è dietro a questo investimento sul territorio. “Ai Lares” ha preso il posto di una vecchia polveriera, messa all’asta dal demanio militare. L’edificio vincolato è stato ristrutturato e la polveriera è diventata un “luogo di sapori tradizionali”: da subito infatti l’idea dei Larese era quella di creare una agriturismo partendo dall’allevamento di bovini e ovini. Un intervento legato al territorio “la nostra tradizione familiare – ci racconta Larese – era ed è strettamente legata all’ambiente che ci circonda che va vissuto e difeso”. Per amare un territorio bisogna conoscerlo e trasmettere tali conoscenze soprattutto alle nuove generazioni ed infatti “Ai Lares” non è solo agriturismo ma nel periodo estivo e nel resto dei mesi per le scuole locali, si trasforma anche in fattoria didattica per “educare” all’ambiente e agli animali che lo vivono. Luigi Larese ci spiega inoltre che hanno sistemato i sentieri per favorire le escursioni nelle zone limitrofe, escursioni possibili anche d’inverno con le ciaspe, non a caso infatti questi sentieri rientrano nelle proposte degli itinerari del “Regno delle Ciaspe” delle Dolomiti Cadorine. Ma lo sforzo dell’azienda è anche fisico ed economico per riportare a “prato” e a “pascolo” aree della zona che, abbandonate negli anni ’60, sono diventate fitti boschi. Ha fiducia Larese per uno sviluppo turistico sostenibile di questi territori anche se servirebbero più aiuti “gli enti pubblici dovrebbero indirizzare e fare scelte accurate in merito allo sviluppo turistico in queste zone montane, mancano strategie e manca un coordinamento per un turismo ecocompatibile che viva la montagna in tutte le stagioni”. Per informazioni 3347970400, email: brestmolin@virgilio.it.