“Hotel Dosoledo” l’ospitalità diffusa tra storia e natura

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Articolo uscito sul Gazzettino Ed. Belluno il giorno 8 dicembre 2019

A Dosoledo, stupendo borgo montano nel cuore del Comelico circondato da straordinarie vette, torri e guglie selvagge, dall’estate del 2019 è partito il progetto “Ospitalità Diffusa Dosoledo” grazie al contributo della Regola di Dosoledo quale ente promotore e finanziatore e con la preziosa collaborazione della Società Cooperativa Lassù. Si tratta di persone che hanno deciso di unirsi e mettere a disposizione i propri alloggi ma soprattutto “la propria identificazione e conoscenza del territorio”. Un modello di ospitalità diverso rispetto a quello tradizionale di tipo alberghiero, molto attento alla storia e alla tradizione del posto.

“Una ospitalità”, sottolinea l’architetto Daniela Zambelli della Cooperativa Lassù, “che permette sia una manutenzione del patrimonio edilizio esistente e sia di poter sviluppare un turismo sostenibile, attento al territorio e alle sue bellezze naturali e storico-culturali”.

In effetti, vivere a diretto contatto con questa identità ladina, con la passione dei suoi abitanti, apprezzare i ritmi del “vivere in montagna”, può davvero rappresentare una esperienza unica per il visitatore sia d’estate che d’inverno quando Dosoledo e il Comelico si vestono di bianco. Inoltre, appare evidente che un progetto simile può sicuramente aiutare la spesso fragile economia montana.

Non a caso, la Cooperativa Lassù che ha partecipato attivamente all’ideazione dell’iniziativa, rappresenta un bell’esempio di sviluppo imprenditoriale in montagna, attivatore di progetti responsabili e innovatori in diversi campi sociali, territoriali e culturali.

Nell’ambito di questa interessante iniziativa, la Cooperativa ha supportato il gruppo delle famiglie locali aderenti al progetto in un percorso compartecipato in cui l’accoglienza e l’ospitalità diffusa sono stati sviluppati anche grazie all’attuazione di un “Camp Turismo Esperienziale” in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Una settimana di formazione riservata agli studenti del Master in Economia e Gestione del Turismo ospiti a Dosoledo all’interno delle strutture di “Ospitalità” che hanno poi recensito. Gli studenti hanno sviluppato insieme al gruppo locale quattro pacchetti esperienziali che saranno in futuro proposti agli ospiti: Carnevale, Grande Guerra e i suoi percorsi in quota, natura e ambiente.

Il resto, comunque, lo farà Dosoledo, borgo dove lo straordinario ambiente dolomitico si mescola alla solida vocazione rurale della popolazione in grado di creare un’atmosfera genuina che può attirare diverse tipologie del turismo: da quello più amante dello sci a quello che invece ama il silenzio e le camminate quindi più “emozionale”.

“Ora la Cooperativa”, mi sottolinea con una certa soddisfazione l’architetto Zambelli, “sta seguendo la Comunità di Danta di Cadore che vuole sviluppare l’ospitalità diffusa che sarà attiva entro il prossimo anno mentre a Costalta, sempre in Comelico, da alcuni anni è attiva questo tipo di offerta turistica utile a mantenere vive le nostre piccole comunità e recuperare edifici e attività che altrimenti sarebbero destinati all’abbandono”.

Il Centro Servizi che coordina l’intero progetto e assiste i visitatori si trova a Dosoledo in Piazza Tiziano, al primo piano del Palazzo della Regola, sede del bellissimo Museo Algudnei, dove si trovano tutte le informazioni per una migliore permanenza.

Il Progetto ha messo online un completo sito web https://www.ospitalitadiffusadosoledo.it/ dove si possono visionare gli alloggi ed inoltre c’è a disposizione una mail: od.dosoledo@gmail.com e un numero di telefono +39 379 1928442 per raccogliere le prenotazioni.

Giannandrea Mencini