Ecco i Sentieri dell’acqua

Le montagne delle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco, sono famose in tutto il mondo per la loro bellezza fatta di variegate guglie, cime selvagge, pareti strapiombanti, forcelle impervie e verdeggianti pascoli. Ma questi ambienti, questi paesaggi, sono anche segnati dalla presenza di incantevoli corsi d’acqua, torrenti, cascate, laghi, alcuni molto conosciuti e altri invece meno frequentati e talvolta difficili da raggiungere. Inoltre l’acqua, la sua freschezza e il suo scorrere verso valle, rappresenta nell’immaginario collettivo di chi va in montagna, un elemento naturale che stimola il rilassamento sia fisico che mentale. Dalle montagne sgorgano le sorgenti che poi si trasformano in fiumi che nei secoli passati venivano utilizzati come vie per trasportare dalle montagne alle pianure animali, uomini e soprattutto legname, quest’ultimo fondamentale, ad esempio, per la costruzione delle navi della Serenissima.

Ma l’acqua ha pure rappresentato la forza motrice per far funzionare segherie e mulini, diventando poi indispensabile per la produzione di energia idroelettrica. Questa straordinaria risorsa delle Dolomiti è protagonista del nuovo interessante libro curato da Lio De Nes e Renato Zanolli “I sentieri dell’acqua. Sorgenti, laghi e cascate delle Dolomiti”, De Bastiani Editore, che va ad arricchire sicuramente la pubblicistica di settore. In questa originale guida scrivono gli autori “laghi, cascate e sorgenti, sono mete per escursioni tra le meraviglie della natura. Regalano serenità, armonia del paesaggio, opportunità per trascorrere una giornata spensierata in compagnia della famiglia o degli amici”. Per di più, molte escursioni sono indicate per famiglie con bambini, i sentieri sono palestre per i papà più sportivi con gli zaini porta bimbo mentre le gite attorno ai laghi più famosi sono possibili anche con il passeggino.

Il volume risulta molto pratico e semplice nella lettura. Per ogni escursione, gli autori riportano la descrizione del posto, talvolta riportando anche brevi aneddoti, le modalità per accedervi e la descrizione dell’itinerario. I percorsi, che variano fra sentieri turistici e sentieri anche per escursionisti esperti, sono descritti con specifiche tabelle e accompagnati da belle fotografie. Le vette interessate dalla guida sono fra le più note delle Dolomiti, si va dal Pelmo-Bosconero al Civetta, dalle Pale di San Martino al gruppo Schiara e Vette Feltrine, dagli Spalti di Toro-Cridola al Faloria-Antelao- Sorapiss, dal Latemar-Catinaccio-Sciliar alle Dolomiti di Brenta.

Nei meandri di queste cime e di altre che non ho citato ma presenti nella guida, diversi itinerari ci portano a conoscere ambienti suggestivi come le Cascate del Vach, la Cascata e Lago di Gares, laghi e cascate sul distretto del Federa, il Lago di Limo e Cascate di Fanes. Diversi laghi sono turisticamente noti e visitati come quello di Misurina, Alleghe, Centro Cadore, Molveno. Altri talmente conosciuti per le loro acque color turchese, uno su tutti quello del Sorapiss a quota 1923 m, da esser messi in pericolo dal turismo di massa. Ecco, la guida ci aiuta anche in questo, a poter scegliere luoghi meno conosciuti e meno frequentati dove è ancora possibile ascoltare il silenzio della montagna e delle sue acque che nascondono sempre incredibili leggende e magici racconti.

Giannandrea Mencini