Domegge di Cadore: Ormai in dirittura d’arrivo il sentiero dedicato al 50esimo anno del CAI locale

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Articolo uscito sul Gazzettino ed. Belluno il 28 luglio 2019

Ormai è in dirittura d’arrivo il sentiero dedicato al 50esimo anno di nascita della sezione CAI di Domegge di Cadore. Un percorso antico che i soci CAI locali hanno rimesso a posto restituendo agli alpinisti ed escursionisti esperti un sentiero immerso fra rocce, torri e guglie strapiombanti. Il tracciato che viene proposto, lungo e impegnativo con passaggi di primo e secondo grado, partendo dal Lago di Centro Cadore nel territorio di Domegge, passa dal Rifugio Casera Cercenà, dalla Baita Sociale Montanel ben attrezzata per una sosta e dedicata a Natale Da Deppo, risale il Cadin di Montanel e, guadagnato il lato meridionale del Gruppo del Cridola, ricalca una sequenza di cenge erbose e rocciose che raggiungono l’ampio valico confinario di Forcella Scodavacca. Il rientro avviene, in direzione del punto di partenza, dal noto Rifugio Padova nell’alta Val Talagona sempre nel territorio di Domegge. Un percorso molto remunerativo, panoramico e immerso nel silenzio e nella natura più selvaggia. “Un nuovo sentiero per una nuova idea di Dolomiti” afferma Gianfranco Valagussa Presidente CAI Domegge, “un itinerario impervio, di alta montagna, da fare anche in più giorni, che rappresenta un nuovo modo di andare nelle Dolomiti”. Infatti è un percorso poco battuto malgrado la sua bellezza, lontano da quelle cime e vette famose del Cadore, oggi ostaggio di migliaia di escursionisti più o meno esperti. Qui regna il silenzio, un vero contatto emotivo con la roccia, si cammina con grande rispetto della montagna e, non a caso, il sentiero è segnalato solo nei punti di accesso con tabelle e logo, poi solo qualche segno e diversi ometti di roccia accompagnano l’alpinista nella sua solitaria avventura. Racconta Valagussa:”da qui sono passati per migliaia di anni i camosci, poi generazioni di cacciatori hanno lasciato il segno nei nomi dei luoghi, nelle varie grotte. Infine i pionieri dell’alpinismo. Un sentiero che slega il tempo dal cuore. Da sentire con i piedi che non ha bisogno di parlare”. Il 9 agosto a Domegge verrà pure presentato dal CAI un libro dedicato a questo sentiero alpinistico del 50esimo che rappresenta un nuovo modo di concepire la montagna e tutte le sensazioni che sa trasmettere.

Giannandrea Mencini