Dal rullino scovato a Londra al libro sull’ignoto fotografo

Articolo uscito sul Gazzettino il giorno 15 agosto 2019

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Matteo Bortolin, appassionato di fotografia, raccoglie materiale vintage e ama soprattutto recuperare le vecchie macchine fotografiche analogiche. Gira per diversi mercati dell’usato o di antichità a cercare materiale fotografico d’epoca che, spesso, con grande passione e cura sistema. Un giorno a Londra nel noto mercato di Camden Town dove si può davvero trovare di tutto, Bortolin vede una scatoletta d’epoca che attira da subito la sua curiosità e, all’interno, scopre la presenza di alcuni negativi datati che non passano inosservati al suo occhio esperto. Una volta sviluppati, i rullini regalano a Bortolin tutta una serie di fotografie scattate da un fotografo sconosciuto, datate intorno agli anni ’60 del secolo scorso, che hanno come protagonista Venezia. Nasce così il bel libro appena uscito per Kellermann Editore “Venezia Lost and Found”, contenente le fotografie ritrovate da Bortolin e i testi in italiano e in inglese di Elisa Da Re Giustiniani. Sono immagini di una Venezia elegante e raffinata ma allo stesso tempo semplice. Scatti che testimoniano la vita in una città diversa, bella affascinante ma vivibile, lontana da quel caos che la contraddistingue oggi, invasa da un turismo di massa senza freni e da escursionisti giornalieri “cafoni” che non rispettano la poesia e la storicità del luogo. Il libro si apre con la foto di un bimbo di circa quattro anni, ritratto in una posa un po’ impacciata in Piazza San Marco, che gli autori sperano possa trovare il libro e riconoscersi, per così dare delle risposte in merito al “rullino misterioso”. Altre foto scattate sempre in Piazza San Marco ci regalano l’immagine di una Piazza cuore della città con tanti veneziani che passeggiano eleganti ma posati, mamme con carrozzine, davvero una dimensione oggi purtroppo scomparsa. Molti sono i ritratti di donne che passeggiano in Piazza oppure sorridenti in gita a Venezia in una gondola. Ecco, incuriosisce la presenza continua in questi scatti in bianco e nero delle donne e, considerando che siamo nei particolari anni ’60, viene spontaneo supporre che il tutto non sia proprio casuale e che forse il nostro fotografo sconosciuto volesse raccontare qualche storia sull’emancipazione femminile che noi oggi non possiamo cogliere. Non mancano nemmeno alcuni scatti interessanti: ecco ad esempio la foto che ritrae delle gondole in inverno tirate a secco in Piazza San Marco ed usate da alcune donne come panchine: oggi il tutto non sarebbe più consentito. Il libro, diviso in capitoli, ha una parte finale dedicata alle curiosità e rappresenta la parte che aggiunge unicità al progetto. In questo caso gli autori analizzano i dettagli di alcune foto evidenziando aspetti molto particolari che sfuggono a una prima osservazione, rendendo ancora più originale la pubblicazione. Gli autori con l’editore saranno a Venezia il 31 agosto in occasione di una mostra di fotografia che accompagnerà la presentazione del volume mentre il 15 settembre saranno a Sacile (PN) in occasione di una fiera della fotografia d’epoca.

Giannandrea Mencini