Con il Gazzettino sulla neve. Una guida ricca di passeggiate

Articolo uscito sulla pagina nazionale del giornale

Articolo uscito sul Gazzettino il 21 novembre 2020

Ormai sempre più escursionisti e appassionati della montagna preferiscono lasciare gli impianti da sci, spesso troppo affollati, ed immergersi nel silenzio dei pianori, degli altipiani e dei boschi innevati. La neve ovatta tutto il paesaggio regalando forti emozioni e indimenticabili sensazioni.  

“Dolomiti, passeggiate sulla neve” De Bastiani Editore, è una guida interessantissima e dettagliata, scritta da Lio De Nes e Renato Zanolli, che porta l’escursionista ad immergersi in ambienti dove regna il silenzio, segnalando e descrivendo 61 itinerari più o meno difficoltosi presenti nelle nostre bellissime Dolomiti, da percorrere con le ciaspole o racchette da neve.

Le Ciaspole, scrivono gli autori, “per secoli furono uno dei pochi strumenti per muoversi nella neve alta usati dai cacciatori e contadini per raggiungere le casere sugli alpeggi impedendo di sprofondare nel manto nevoso. Furono usate soprattutto dagli Indiani in Canada e Nord America, dagli Eschimesi in Nord Europa e da popolazioni euro-asiatiche. In Nord Europa sono state trovate incisioni e graffiti risalenti a oltre duemila anni fa, dove sono raffigurati uomini che camminano nella neve con ai piedi strumenti ritenuti ciaspole”.

Oggi le racchette da neve sono diventate una moda diffusa che permette agli amanti della montagna di camminare sul manto nevoso e, attraverso itinerari sempre molto suggestivi, scoprire paesaggi e bellezze naturali incontaminate. Non solo, con le ciaspole si possono raggiungere malghe, rifugi e attraversare pascoli innevati, riscoprendo così i segni di un territorio vissuto ricco di storia e di tradizioni. 

De Nes e Zanolli, dopo aver illustrato opportunamente la scala delle difficoltà dei singoli itinerari, ci descrivono tantissimi percorsi che interessano cime e gruppi montuosi selvaggi e spettacolari.

Diversi i sentieri nel bellunese che portano l’escursionista fra il Cadore e la Val Zoldana, a osservare il “Caregon del padre eterno” ovvero il Monte Pelmo, le creste selvagge del Bosconero o salire in cima al panoramico Monte Rite o ancora, attraversare le praterie innevate dei Monti San Sebastiano e Tamer.  Nel gruppo del Civetta, Agordino e Val Cordevole, la guida segnala, fra le varie proposte, l’itinerario ad anello per raggiungere il Monte Fertazza tra Zoldo e Alleghe oppure il classico e suggestivo itinerario lineare per raggiungere il rifugio Fuciade nella zona di Falcade. Nell’area delle Cinque Torri, Croda da Lago e Passo Giau, la guida ci porta a conoscere l’itinerario ad anello che da Peziè de Parù, zona Cortina d’Ampezzo, ci porta al Rifugio Palmieri sotto le pendici della Croda da Lago e poi al punto di partenza superando le rocce del Becco d’Aial e il Pian de ra Sies in Val Costeana. Oppure, in Comune di Selva di Cadore, un percorso lineare e molto remunerativo, che parte da Palui in Val Fiorentina, raggiunge il pianoro Casera Mondeval dove, a poca distanza, si trova presso un grande masso, la nota tomba mesolitica. O ancora, un sentiero circolare dal passo di Valles a Paneveggio, ci porta a scoprire le bellezze del Parco delle Dolomiti di Paneveggio-San Martino di Castrozza.

Altri straordinari percorsi, interessano montagne famose e valli apprezzate dal turismo, come la Marmolada, l’Antelao, il Faloria, il Cristallo, Le Tre Cime di Lavaredo, le Dolomiti del Brenta, la Val Pusteria, la Val Comelico, nonché gruppi meno presenti nell’immaginario collettivo ma altrettanto affascinanti come i Monfalconi, gli Spalti di Toro, il Duranno, la Schiara e le Vette Feltrine.

Insomma, una guida davvero completa, ben scritta e curata con belle fotografie, che non dimentica nemmeno di suggerire ai lettori di fare una “ciaspolata” in notturna, illuminati dal chiarore lunare, per immergersi nella natura più magica e misteriosa. Il Volume ha il prezzo di 7,90 euro più il costo del quotidiano.

Giannandrea Mencini